Caro Diario,
oggi è stato un giorno che non dimenticherò facilmente. Mentre stavo godendomi una tranquilla lettura nella mia biblioteca, ho sentito un grido provenire dalla cucina. Matilde era in preda al panico: un topo era riuscito a intrufolarsi nel castello!
Deciso a dimostrare il mio coraggio e a proteggere il castello da questo piccolo intruso, ho afferrato il mio vecchio bastone da passeggio e mi sono diretto in cucina. Ho trovato Matilde in piedi su una sedia, indicandomi il colpevole: un topo marrone che correva velocemente da un angolo all'altro.
Ho deciso di catturarlo con un vecchio metodo: una trappola improvvisata fatta di una scatola e un pezzo di formaggio. Ho posizionato il formaggio sotto la scatola e ho aspettato con pazienza. Tuttavia, il topo era più intelligente di quanto pensassi e ha evitato la trappola con facilità.
Non volendo arrendermi, ho deciso di provare un approccio più diretto. Armato di un mestolo e un secchio, ho iniziato a inseguire il topo per tutta la cucina. La scena era ridicola: io che scivolavo e inciampavo, cercando di catturare quel piccolo fulmine di pelo. Alfredo, attirato dal trambusto, è arrivato giusto in tempo per vedermi cadere a terra con il secchio in testa.
Alla fine, è stato Alfredo a catturare il topo con un'abile mossa e a portarlo fuori dal castello. Matilde è scesa dalla sedia e ha iniziato a pulire il disastro che avevo creato. E io? Ero steso a terra, coperto di polvere e con un secchio ammaccato in testa, ridendo della mia stessa goffaggine.
Abbiamo passato il resto della giornata a ridere dell'accaduto e a raccontare storie di vecchie avventure. Anche se la mia caccia al topo è stata un fallimento totale, ho imparato che a volte le disavventure possono essere le migliori storie da raccontare.
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